Rimanere concentrati alla guida è una condizione imprescindibile. La distrazione è la prima causa di vittime al volante. Non mettere a rischio te stesso e gli altri.
Le cause maggiori di incidenti stradali sono distrazioni, mancato rispetto della precedenza, alta velocità; mentre le violazioni più sanzionate sono eccesso di velocità, mancano utilizzo dei dispositivi di sicurezza e uso del cellulare alla guida.
Rimanere concentrati alla guida è una condizione imprescindibile. La distrazione è la prima causa di vittime al volante. La guida deve assorbire il 100% della nostra concentrazione, infatti non prestare una piena attenzione può condurre ad una perdita di controllo o ad una andatura incerta che può mettere a rischio sé stessi e gli altri.
Utilizzare il cellulare alla guida significa perdere di vista la strada e quindi la propria sicurezza. L’utilizzo del telefonino alla guida è un pericolo impellente e immediato per gli automobilisti.
L’utilizzo dello smartphone aI volante produce tempi di reazione dilatati che contribuiscono non solo ad accrescere la mortalità; ma anche ad aumentare il numero di feriti gravi provocati dagli incidenti stradali.
Si riscontra, infatti, una generale sottovalutazione della distrazione come fattore di rischio da parte dei conducenti. È importante capire che non è possibile fare due cose contemporaneamente quando una di queste è guidare.
L’alcol rappresenta un altro grave rischio alla guida perché altera la capacità di percezione e di reazione.
Non bere mai prima di guidare, potresti mettere in pericolo la tua vita e quella degli altri.
Molto spesso, anche se consumato in quantità moderate (1 o 2 bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica) l’alcol può determinare la perdita dell’integrità psicofisica che è necessaria, ad esempio, quando ci si pone alla guida.
Alcol e guida proprio non vanno d’accordo e spesso la percezione di pericolosità immediata o del rischio non è sufficientemente chiara, soprattutto tra i giovani. Bere alla guida può trasformare l’allegria di una serata in una esperienza negativa che tutti possono evitare e di cui si può fare a meno a fronte di un attimo di riflessione e di autocontrollo; può servire a proteggere un amico o la persona che si ama, oltre sé stessi, dagli effetti spesso irreparabili di un incidente.
In base alle conoscenze attuali non è possibile identificare delle quantità di consumo alcolico raccomandabili o “sicure” per la salute. Ai fini della tutela della salute è più adeguato parlare di quantità “a basso rischio”, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate.
Pertanto, quando si beve è sempre opportuno riflettere sugli effetti che un gesto abituale può avere su di noi e sugli altri.
Prima di mettersi alla guida di un qualunque veicolo, è indispensabile aspettare due ore per ogni bicchiere di bevanda alcolica bevuto.
Non rischiare. Con l’alcol non si scherza.
L’alcolemia è la quantità di alcol che si ritrova nel sangue dopo l’ingestione di bevande alcoliche.
Una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni litro di sangue (0,2% gr) si raggiunge in un maschio o in una femmina di circa 60 chili di peso con l’ingestione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcol puro, pari al consumo di:
In virtù delle differenze fisiologiche tra sesso maschile e femminile le donne sono più vulnerabili all’alcol e raggiungono gli stessi livelli di alcolemia con quantità inferiori di alcol consumato e con una maggiore rapidità.
Indicativamente due bicchieri tipo (24 grammi alcol) sono sufficienti per il sesso femminile a raggiungere il limite legale per la guida; per un uomo il limite si raggiunge con circa 3 bicchieri tipo (36 grammi alcol).
L’utilizzo del casco è importantissimo per tutti i ciclomotoristi e motociclisti. È indispensabile per la guida e deve essere usato nel modo corretto per evitare di limitare la sua funzionalità.
Il casco può salvare la vita, questo è un dato statistico. In caso di incidenti o cadute, la sua funzione è proteggere la testa dall’urto e soprattutto assorbire la maggior parte dell’energia dell’urto, limitando così quella che verrà trasmessa alla testa.
Indossare un casco di buona qualità può ridurre quasi del 40% il rischio di morte a causa di un incidente stradale, e quasi del 70% quello di riportare ferite gravi.
Le cinture di sicurezza sono uno dei più importanti meccanismi di protezione. Riducono il rischio che il guidatore ed i passeggeri urtino l'interno del veicolo o vengano catapultati fuori al momento dell'impatto. I loro corpi infatti, se non trattenuti, continuerebbero a muoversi in avanti per inerzia e, con l'energia cinetica determinata dalla loro velocità, verrebbero proiettati contro il volante, il cruscotto e il parabrezza, che potrebbero sfondare procurandosi lesioni e venendo catapultati all'esterno.
Molte sono le ragioni per il loro utilizzo; ricordiamone alcune:La sicurezza dei bambini in auto è di fondamentale importanza.
L’art. 172 del codice della strada prevede l'obbligo dell'uso del seggiolino omologato e adeguato al peso per bambini fino ai 150 centimetri d'altezza.
Seggiolini e cinture devono essere adattati alle dimensioni dei bimbi e omologati ai sensi di legge. La normativa degli ultimi anni ha di molto migliorato il livello di sicurezza, ma siamo ancora lontani dall’obiettivo comunitario “Vision zero”.
Nel 2017 in Italia, le vittime fino a 14 anni sono state 25 e ben 8.396 sono stati i piccoli feriti, molti dei quali con esiti invalidanti permanenti. Nella maggior parte dei casi non erano assicurati efficacemente al seggiolino o erano seduti accanto al guidatore in condizioni di totale vulnerabilità.