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Multidisciplinarietà in oncologia. Un ciclo di convegni a Rionero

A partire dal 29 novembre e per tre giovedì consecutivi, si susseguiranno all’Irccs Crob tre incontri scientifici incentrati sul valore della multidisciplinarietà in oncologia.

Organizza gli incontri la responsabile del Coordinamento attività e Gruppi Oncologici Multidisciplinari, Alba Capobianco.

Il 29 novembre a partire dalle 14 si terrà nell’auditorium Cervellino il primo incontro con l’esperto dedicato al tema della farmacogenomica in oncologia, sulla strada verso le terapie personalizzate, con la partecipazione dei docenti Cinzia Dello Russo e Pierluigi Navarra, direttore del dipartimento di farmacologia dell'Università Cattolica di Roma. La medicina personalizzata come approccio globale nella prevenzione, diagnosi e cura individuale è una realtà sempre più concreta.
“Dal Progetto Genoma sappiamo che gli individui condividono il 99% del proprio DNA ed è solo il restante 0,1% che fa sì che ognuno di noi sia diverso dagli altri in ben 3 milioni di punti” spiega la dottoressa Capobianco che prosegue “nella medicina personalizzata, infatti, ruolo centrale rivestono la farmacogenetica e la farmacogenomica che da ricerca di base si concretizzano sempre di più come ricerca applicata, con importanti ripercussioni nella pratica clinica”.
 All’incontro prenderanno parte i coordinatori dei laboratori di ricerca dell’Istituto.

Il 6 dicembre tema di discussione saranno i corretti stili di vita in oncologia, dalle evidenze scientifiche alle raccomandazioni. La revisione di studi scientifici del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, infatti, sul rapporto fra alimentazione e tumori indica che sovrappeso e sedentarietà sono associati ad un maggiore rischio di tumore in diverse sedi, inclusi mammella e colon retto. Una sana alimentazione associata ad uno stile di vita attivo è inoltre uno strumento valido per la prevenzione, per evitare che la malattia si ripresenti e per la gestione e il trattamento di molte patologie non solo oncologiche.

Giovedì 13 dicembre, invece, tema al centro della discussione scientifica saranno le terapie di palliazione in oncologia, l’integrazione oncologia a favore del paziente. “La palliazione in oncologia” sottolinea la dottoressa Capobianco “si configura come una disciplina che cura anche quando non si può guarire, un ‘mantello’ che avvolge le esigenze fisiche e psicologiche dei pazienti in fase avanzata di una malattia non più guaribile”. In tale ambito è fondamentale l’integrazione tra le diverse discipline che mettono in atto terapie specifiche che comprendono la radioterapia, la medicina nucleare, la chirurgia e il supporto psicologico. La multidisciplinarietà e la condivisione delle professionalità anche nelle terapie palliative rappresenta, pertanto, un ideale di cura da perseguire.