Otologia, il San Carlo al congresso europeo di Otologia
Italo Cantore, responsabile del Centro di Riferimento Regionale per gli Impianti Cocleari del San Carlo, è stato invitato a prendere parte alla faculty ed a tenere un corso di otochirurgia al convegno europeo di otologia che si sta svolgendo a Copenaghen in Danimarca.
Il meeting, organizzato dalla European Academy of Otology and Neurotology, società che ha fregiato del suo patrocinio negli ultimi mesi un meeting otologico a Potenza, costituisce da anni un appuntamento biennale di aggiornamento sulle più recenti metodiche diagnostiche e terapeutiche nell’ambito della patologia dell’orecchio. A rappresentare la struttura lucana, oltre al dr. Cantore, è presente l’audioprotesista del centro, Alessandro Santadrea.
Il corso ha proposto l’esperienza lucana sulle procedure di impianto cocleare ibrido, una nuova tipologia di orecchio bionico che Potenza esegue in esclusiva per il centro-sud Italia dal 2011, oggetto di recenti pubblicazioni internazionali da parte del centro lucano.
La procedura consiste nell’impianto tramite intervento chirurgico di un dispositivo elettronico rivestito di silicone dotato di un ricevitore, di una serie di circuiti ed una estensione sottile contenente degli elettrodi che vengono alloggiati nella coclea, nella parte interna dell’orecchio. La componente esterna ha invece la forma di una piccola componente protesica retroauricolare tradizionale dotata di una antenna che comunica con la parte interna, un processore, dei microfoni, delle batterie ricaricabili ed una componente miniaturizzata che si posiziona nel condotto uditivo esterno. Attivato l’impianto a distanza di 2 settimane dalla chirurgia il paziente riceve una stimolazione acustica ed elettrica combinata, sotto la guida di un unico processore elettronico, che consente al sordo grave di ottenere risultati superiori sia rispetto alle protesi acustiche che all’orecchio bionico tradizionale. Le metodiche descritte consentono in particolare di ottenere ottimi risultati nell’ambito dell’ascolto e comprensione dell’interlocutore in ambiente rumoroso e necessita oltre che di una procedura chirurgica dedicata, di un percorso ben strutturato che avviene tramite proficua collaborazione multidisciplinare tra medici, logopedisti, audiometristi, audioprotesisti ed infermieri, che accompagnano i pazienti dalla diagnosi, al trattamento chirurgico, fino al percorso riabilitativo successivo.
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