Parkinson, un paziente 82enne: così il S. Carlo mi ha rimesso in piedi

Dal 2008, presso il Reparto di Neurologia dell'Ospedale San Carlo, è attivo l'Ambulatorio per i Disturbi del Movimento. Presso l'Ambulatorio vengono effettuate circa 600 visite ambulatoriali ogni anno, di cui 120 prime visite e 480 controlli.

Nell'ambito delle prime visite, circa il 4% sono extraregionali; per i controlli circa il 6% (Calabria 2%, Puglia 2%, Campania 4%). Nell'ultimo anno, inoltre, si sono registrate 2 prime visite dall'Emilia Romagna e dal Piemonte e 2 visite di controllo dalla Toscana. I pazienti che afferiscono all'Ambulatorio sono affetti da Malattia di Parkinson in diverse fasi di malattia (dallo stadio iniziale allo stadio avanzate) e di età variabile da 38 a 90 anni; non è infrequente che più soggetti della stessa famiglia siano affetti dalla malattia.
Le novità per le persone con Malattia di Parkinson in Basilicata sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa tenuta stampa al San Carlo, organizzata con il supporto incondizionato dell'Abbvie, in cui sono intervenuti il direttore amministrativo Maddalena Berardi, il direttore dei dipartimento Neurochirurgico Giovanni Vitale, il primario di Neurologia Enrico Ferrante, il direttore della Sic di Endoscopia digestiva Angelo Sigillito, la responsabile dell'Ambulatorio per I Disturbi del Movimento, Antonietta Romaniello e il più anziano dei pazienti che ha beneficiato del nuovo servizio multidisciplinare e ha testimoniato dei grandi miglioramenti assicurati a chi come lui è giunto nelle fasi più avanzate della malattia.

Negli ultimi mesi la Dott.ssa Romaniello ha individuato 6 pazienti (CS di 82 anni, FM 72 aa, NV 57 aa, NU 75 aa, RM 71 aa, DG di 68 aa) affetti da Malattia di Parkinson da più di 15 anni che, nonostante la terapia tradizionale, presentavano periodici blocchi motori di circa 6-7 ore nel corso della giornata e acinesia notturna, cioè incapacità a girarsi nel letto. “Alcuni dei pazienti – ha spiegato il dottor Ferrante - non erano più in grado di deambulare autonomamente ma necessitavano di ausili per la marcia e hanno riportato diversi episodi di caduta. Nei pazienti più giovani, la crescente disabilità ha avuto notevoli ripercussioni anche da un punto di vista psicologico e familiare con progressiva chiusura e ritiro sociale. In questi casi, gli approcci terapeutici più avanzati adottati dalla Neurologia del San Carlo stanno dimostrando risultati eccellenti già dal primo giorno di trattamento. Le nuove terapie vengono somministrate con infusione continua direttamente nell’intestino grazie a una pompa portatile”.
L'impianto del dispositivo avviene con una procedura interventistica, la cosiddetta PEG, curata dal primario di Endoscopia Digestiva, Angelo Sigillito.

L’offerta di prestazioni sempre più avanzate nel Parkinson sta consentendo di ridurre il disagio per i pazienti di doversi spostare presso altri Centri fuori regione per ricevere le cure necessarie, centrando l’assistenza sui bisogni dei pazienti, anche i più gravi, e fornendo un punto di riferimento regionale che possa rispondere alla domanda di salute della persona con Parkinson in tutte le sue fasi.

 

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